Wassily Kandinsky

Wassily Kandinsky

giovedì 7 aprile 2011

Ipotesi di Progetto Mixitè # 2

Titolo : ............INNAFFIAMO.........!!!!!
Sottotitolo : Orto Urbano / Mercatino Ortofrutticolo Rionale
In un mondo che tende verso la condivizione / scambio di qualasiasi elemento, sia informatico che naturale, tra le varie nazioni e popoli, anche posti agli estremi del mondo , si sta perdendo il gusto di apprezzare i piccoli "elementi" che la Nostra Natura/ Terra ci mette a disposizione. la Nostra Terra ci offre e ci permette di avere e non avere, non deve essere visto come una fattore negativo, dei prodotti di cui dobbiamo andare fieri.
Questa zona di Roma con forte presenza di Acqua sia dal punto di vista " fisico" che "visivo,percettivo" in quanto siamo in presenza dell'Acquedotto Alessandrino , ci permette di "Innaffiare" la nostra Terra. Con "innaffiare" voglio intendere sia il vero e proprio gesto dell'innaffiamento di una pianta/campo agricolo, sia il processo mentale e culturale che dobbiamo affrontare in un momento di "rivisitazione" del mondo moderno.
Per queste ragioni ho pensato di creare nel mio lotto un Mercatino Rionale Ortofrutticolo gestito dai condomini che vivono nelle sue immediate vicinanze. gli elementi prodotti avranno la "bellezza" di essere sempre di stagione e compatibili con il clima e la posizione della città. 
Vorrei sviluppare questa "catena di montaggio" ispirandomi al concetto di CoHousing.  


PROGRAMMA MIXITE' :
1) LIVING : 15 %
2) CREATE : 30 %
3) EXCHANGE : 30 %
4) REBUILDING NATURE : 5 %
5) INFRASTRACTURE : 30 %





 

Ipotesi di Progetto Mixitè # 1

Titolo: ............MUOVIAMOCI.......!!!!!!!!!!

Sottotitolo : Museo della VESPA con annessi locali adibiti ad officine.

In questi ultimi anni il nostro Paese è afflitto da innumerevoli problemi, sia economici che di interrelazione fra le varie etnie che stanno popolando la nostra Nazione.
Credo che l'unico modo per poter tornare ad avere un Paese bello e sereno,com'è di sua indole l'Italia, si quello di MUOVERSI. Per questo motivo ho pensato di inserire in suddetto quartiere piendo di etnie diverso e di " discariche del movimeno"(sfasciacarrozze) un Museo/Centro polifunzionale intitolato alla famosa e popolarissima Vespa Piaggio.
Con esso si svilupperanno dei corsi formativi per giovani meccanici, i quali avranno anche il compito di aiutare la popolazione disagiata a trovare un posto di lavoro e allo stesso tempo di riscoprire la bellezza di un "manufatto" catalizzatore, o meglio Driving Force, del nostro recente passato.
il Movimento/Viaggiare sarà la Driving Force per uscire da questo momento "opaco" che l'Italia sta attraversando. 

PROGRAMMA MIXITE'
 1) LIVING : 10 %
 2) CREATE : 40 %
 3) EXCHANGE : 20 %
 4) REBUILDING NATURE : 20 %
5) INFRASTRACTURE : 10 %

...Via di Torpignattara...

("Tutt'intorno s'alzavano impalcature e casamenti in costruzione, e grandi prati, depositi di rottami, terreni fabbricabili; da lontano, forse dalla Marranella, dietro il Pigneto, si sentiva giungere la voce d'un grammofono ingrossata dall'alto parlante. (...) quando ch'ebbero lasciato alle spalle, passa passo, Porta Furba e si furono bene internati in mezzo a una Shangai di orticelli, strade, reti metalliche, villaggetti di tuguri, spiazzi, cantieri, gruppi di palazzoni, marane, e quasi erano arrivati alla Borgata degli Angeli, che si trova tra Tor Pignattara e il Quadraro (...)"                                     Pasolini, "Ragazzi di vita", 1955

 Strano inizio di settimana, alle sette e trenta del mattino percorrendo con lo scooter via di Torpignattara, incrociando i tram della Casilina e osservando il repentino cambiamento della città...basta spostarsi di due palazzi per incontrare un'altra Roma, una città diversa. Di sicuro non meno bella...panni stesi fuori e condomini-caserma, tutti ugualmente sbiaditi dal tempo che passa. Traffico, motorini truccati e ragazzini che fumano davanti a un istituto professionale...Oggi a Torpignattara non ci sono impalcature, reti e campagne: quelle percorse dai "ragazzi di vita" di Pasolini non ci sono più. Anche il fosso della Marranella è scomparso (una via porta il suo nome). Eppure, trovo ancora così tanta poesia tra quelle strade, coacervo di storie che si fondono, guazzabuglio di pericoli incombenti. Strade come pagine ricche di storia, la storia fatta dalla gente. Come quella che si annida tra le casette del Mandrione, un tempo rifugio di prostitute e zingari, oggi trasformate in palestre, officine e laboratori di artisti che fuggono dal caos del centro, per lasciarsi ispirare e cullare da Mamma Roma...

sabato 2 aprile 2011

URBAN VOIDS : Scelta del Sito di Progetto

E.UrbanProject 

ArcheologyResource. Intriguing density.
Urbanvoids: 35, 34, 33, 32, 31, 28, 46 Questa macro area è caratterizzata dalla presenza dell'acquedotto alessandrino che ne delimita il suo forte margine meridionale con un elemento infrastrutturale di grandissimo interesse. Negli urbanvoids prospicienti all'acquedotto si ideano di conseguenza programmi che in vario modo (scientifico, turistico, di ecosostenibilità) valorizzano il tema dell'acqua. Nelle parti più interne del quartiere di TorPignattara si individua il grande complesso InaCasa su via Rovetti, le cui aree libere innestano progetti in cui il gioco e il tempo libero diventano motore delle scelte. Negli altri progetti urbani si individuano, in coerenza con l'impostazione generale una serie di programmi di densificazione (architettonica, sociale, ideativa e qualitativa) che rivitalizzano il quartiere iniettando nuovi elementi di vitalità.

UrbanVoids Selezionato N°34 :Via Natale Palli (isolato Via Carlo della Rocca/Via Amedeo Cencelli)

Vista dell'ingresso al lotto

Questa è una delle micro aree urbane localizzate nel settore sud est di Roma (tra il parco della Caffarella ad ovest e il parco di centocelle ad est). L’intera area di progetto - corrispondente al quartiere Appio Latino - ha le dimensioni di una città di medie dimensioni (circa 800mila abitanti)
UrbanVoids è un progetto collaborativo offerto alla città di Roma e ai suoi abitanti dalla Università degli Studi La Sapienza Facoltà Ludovico Quaroni dal Laboratorio IVd del prof. Antonino Saggio (i nomi degli altri docenti, assistenti e dei circa sessanta studenti possono essere visti alla home page del corso >>, che contiene anche ulteriore materiale didattico). Lo scopo del lavoro è attivare azioni progettuali “dal basso” che abbiano interesse sia dal punto di vista del programma sociale che da quello della sostenibilità ambientale.

Vista dall'alto